SENZA BARRIERE

senza barriereCuore della Città Eterna, immagine del passato, simbolo di memoria e per questo ponte verso il futuro,il Foro Romano , tutto questo, oltre ad essere uno dei luoghi più visitati della capitale,tutto questo in sè racchiude, da sempre…ma da pochi giorni, non solo… Senza barriere… Presentato il giorno 2 dicembre un percorso proprio così denominato ”SENZA BARRIERE”. Un itinerario molto speciale, alternativo alla Via Sacra condurrà dall’Arco di Tito alla Curia Giulia,attraversando il cuore pulsante della capitale antica, permettendo di accedere sia ad aree riaperte che aperte ex novo al pubblico , illuminando lo sguardo attraverso prospettiveche rapiscono il cuore per l’emozione. Attraverso il percorso sarà così possibile accedere alla casa delle vestali, al tempio di Romolo,al Lacus Luturnae con vista sul tempio di Antonio e Faustina sino alla piazza del Foro,che si riallaccia ai percorsi già esistenti che conducono alla basilica di Massenzio e dalla basilica Emilia alla Curia. Non per consentire, ma per vivere. La novità di questo progetto sta infatti nella sua progettazione, non consentire anche alle persone affette da disabilità di poter vedere anche loro le bellezze di un sito archeologico, ma permettere a tutti, genitori con bambini piccoli, anziani, ragazzi amanti dei selfie o semplicemente di chi desidera solo passeggiare con calma, senza alcuna distinzione, potendo attraversare il cuore eterno di Roma, senza pensieri. Poichè l’idea alla sua base è che non esistano persone abili o disabili,ma unicamente persone, e che tutti, insieme, abbiano il diritto non solo di sopravvivere, ma di vivere ed essere felici, ed anche una semplice passeggiata in un sito archeologico, in una bella domenica di sole, accanto ai propri amici o ai propri parenti, senza preoccupazione alcuna, è sicuramente un piccolo frammento di felicità. L’arte alle volte può sembrare qualcosa di superfluo, di frivolo e superficiale, specie se rapportato a situazioni estreme ed alle grandi preoccupazioni della vita, ma è solo apparenza. La magia del colore su una tela, la leggiadria e la forza della parola scritta, la delicatezza d’una melodia che raggiunge il cuore, non sono solo frivolezze e banalità, ma parte di noi e della nostra anima, da sempre in ogni tempo ed in ogni luogo, non un lusso solo per alcuni, ma un diritto di tutti. Il percorso , sarà nel concreto, multisensoriale, cioè dotato di facilitazioni per le persone non vedenti e non udenti, il tratto inaugurato il giorno 2 dicembre, è lungo 700 metri ai quali se ne aggiungeranno altri 500 in primavera, per un itinerario complessivo di 2 km, al costo di 800 mila euro dei 2,5 milioni stanziati per la riqualificazione del sito, come la piattaforma elevatrice all’arco di Tito e l’ascensore all’ingresso di via della Salara Vecchia. Un progetto davvero innovativo sia nella concretezza della realizzazione che per i suoi valori d’ispirazione, e che fortunatamente non è destinato a rimanere un caso isolato, già infatti è stato replicato ad Ostia Antica, e la cui modalità potrà sicuramente presto essere esportata a tanti altri siti archologici di grande bellezza e valore ma soprattutto di difficile accesso, un progetto per cui, già Pompei, ha mostrato interesse.

Sabrina Gatti – Sociologa ANS Lombardia


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