2015 L’ANNO DEI RECORD

COLOSSEOUn anno il 2015, particolarmente favorevole per i musei italiani, infatti,con un mese d’anticipo sulla conclusione dell’anno, i risultati hanno già superato quelli, dell’intero anno 2014. Sono state oltre 40 milioni le persone che hanno visitato i musei italiani in soli 11 mesi, un grande risultato, segno che entrare in un museo è tornato ad essere un ‘attrattiva per i visitatori. Un importante risultato, è vero, ma ovviamente non un traguardo, poiché lo scopo principale sarà non solo di mantenere quello che in questi mesi è stato ottenuto, ma continuare a migliorarsi, per cercare di superarlo. E i dati sono oltremodo incoraggianti, già il 2014 aveva registrato un’ incremento di 2,5 milioni di visitatori rispetto all’anno precedente, ovvero al 2013. Un ‘importante incentivo è stato offerto dall’iniziativa delle domeniche ad ingresso gratuito ed dalle aperture serali che hanno riportato in auge l’abitudine di trascorrere del tempo dedicandolo alla cultura.

Ma l’aumento dei visitatori non è dovuto unicamente a questo, se infatti sono cresciuti gli ingressi gratuiti,ancor di più lo sono stati quelli a pagamento che si traducono in parole povere in introiti per le varie istituzioni museali. Non bisogna però stupirsi di un tale positivo bilancio di fine anno, quando già nel primo semestre, i risultati,avevano offerto ben più che semplici speranze.

Nei primi sei mesi del 2015, erano stati infatti i musei statali delle regioni del sud, Molise,Puglia,Calabria,Basilicata, Abruzzo,Sardegna, Campania, ad aver portato le prime buone notizie. 307.471 visitatori, il 7, 5% in più di crescita solo da gennaio a giugno, 20.648 visitatori in più, circa l’1%,che tradotto in termini monetari,ha portato in soli sei mesi, nelle casse degli enti museali del mezzogiorno, introiti per oltre 2 milioni di euro.

Non semplici speranze, ma incoraggianti dati, che facevano già presagire, ciò che sarebbe avvenuto, nei mesi successivi. Ottobre 2015, nella sua prima domenica, ha rivelato quanto ancor più rosea di quanto sperato, si sia rivelata la situazione, con un ‘apprezzamento sempre maggiore delle famiglie, che hanno partecipato in numero sempre più alto a questo appuntamento, come pure i comuni, le cui adesioni, mese dopo mese, sono continuate ad aumentare. Un segno di coesione e di forza, del sistema museale italiano.

Dati incoraggianti, quelli registrati nella sola domenica 4 ottobre 2015 alle ore 14.00 : 29.457 Colosseo e area archeologica centrale,

  • 18.052 scavi di Pompei,
  • 3.805 galleria degli Uffizi,
  • 3.034 Pinacoteca di Brera,
  • 2.724 scavi di Ercolano,
  • 2.503, Polo Reale di Torino,
  • 2.448 galleria Palatina,
  • 2.361 villa Adriana,
  • 2.354 Parco archeologico di Paestum,
  • 2.335 giardino di Boboli,
  • 2.088 galleria dell’Accademia di Firenze,
  • 1.702 Terme di Diocleziano,
  • 1.514 galleria dell’ accademia di Venezia,
  • 1.567 Terme di Caracalla,
  • 1.434 Galleria Borghese.

Una lunga strada, tutta in salita, e che ha potuto festeggiare questo importante traguardo, con un mese d’anticipo,durante il ponte dell’Immacolata, quasi 6 milioni di visitatori che gratuitamente hanno potuto accedere ai musei durante le 18 domeniche gratuite, un importante segno di riavvicinamento della popolazione italiana al nostro patrimonio artistico e culturale, testimoniato, oltre che dai numeri e dalle statistiche, dalle lunghe, lunghissime file davanti alle porte dei musei o dei principali siti archeologici del nostro paese. Segno che crisi e disperazione non hanno fatto perdere l’amore per la cultura che da sempre è insita nel popolo italiano.

Numeri molto alti, che hanno visto nella domenica 6 ottobre, oltre mezzo milione di ingressi tra musei statali, ma anche comunali, che in numero sempre crescente sono andati via via aggiungendosi alla lista dei partecipanti a questo grande progetto.

Tanti i luoghi che si sono contesi il primo posto tra le preferenze dei visitatori, ma i preferiti sono stati senza dubbio il Colosseo, gli scavi di Pompei e la Reggia di Caserta, che solo nella mattinata del 6 dicembre avevano accolto in ordine 18.472, 11.186 e 8.775 visitatori. Qualcosa di eccezionale, quindi, e non più solo meta per turisti stranieri in visita, ma segno dell’amore che tutti hanno per il patrimonio che il Bel Paese in sè custodisce.

  • 21.654 Colosseo e area archeologica centrale,
  • 13.918 Scavi di Pompei,
  • 10.698 Reggia di Caserta,
  • 8.033 Giardino di Boboli,
  • 7.145 Galleria degli Uffizi,
  • 6.678 Museo nazionale romano,
  • 6.708 Galleria Palatina,
  • 5.973 Castel Sant’Angelo,
  • 4.771 Museo archeologico nazionale di Napoli,
  • 4.026 Galleria dell’Accademia di Firenze,
  • 3.673 Ostia antica,
  • 3.036 Galleria dell’Accademia di Venezia,
  • 3.031 Terme di Diocleziano,
  • 2.679 Scavi di Ercolano,
  • 2.416 Galleria nazionale d’arte moderna di Roma,
  • 2.246 Parco archeologico di Paestum,
  • 2.149 Museo del Castello di Miramare di Trieste,
  • 2.109 Villa Adriana,
  • 1.800 Galleria Borghese,
  • 1.620 Museo Nazionale del Bargello,
  • 1.134 Terme di Caracalla,
  • 1.085 Museo nazionale etrusco di Villa Giulia.

I dati definitivi, questi, del 6 dicembre 2015, che hanno permesso di festeggiare l’importante traguardo raggiunto, e che con fiducia, consentono di guardare ad un 2016, ma non solo, a molti e molti anni, in salita, per questo settore,che è l’anima, la forza e la ricchezza più preziosa del nostro paese

Sabrina Gatti – Sociologa ANS Lombardia


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