Il tunnel: frammenti di sociologia visuale

a cura di Davide Costa e Anna Rutundo

Di fronte a noi si estende uno scenario e uno spazio surreale composto da vuoto e perdita, un ambiente desolato e totalmente distrutto. L’animo umano è inagibile, si ritrova ad affrontare una situazione inedita. L’uomo si scontra con un mondo ormai fondato sulle macerie, sulla rassegnazione e sulla staticità fisica e psicologica. Si sente impotente di fronte questo grande male che avvolge l’intera popolazione. Nell’aria serpeggia la perdita della fiducia, della solidarietà e dell’umanità.

<<=== Dott. Davide Costa

La pandemia che ormai da un anno devasta ogni società spinge a riconsiderare tutto ciò che si dava per scontato: i visi e le identità vengono coperti, le relazioni sempre più distanti e prive di ogni contatto fisico; nonostante si senta parlare di colori, tutto diventa sempre più bianco e nero, senza sfumature: i weekend, gli incontri, ogni singolo atto diventa polarizzato.

E’ così che positivo e negativo si invertono nella loro matrice semantica: la caccia al positivo e la speranza del negativo… L’esatto contrario di quanto fino a poco meno di un anno fa era “la normalità”.

E’ a partire da tutte queste considerazioni che nasce questo breve stralcio, realizzato a quattro mani, fra sistemi di comunicazioni visuali e sociologia, tra arte e interpretazione, in cui tutto si fonde, per garantire sempre e comunque una visione pluralista, rifuggendo, per ovvi motivi, da qualsiasi visione assoluta e generalizzante.

Si tratta, dunque, di una breve analisi sul “tunnel” della pandemia attraverso delle fotografie; un tunnel, che per certi versi è a cielo chiuso e per altri, come si vedrà, sarà a cielo aperto; si tratta di uno spazio reale e virtuale in cui il caos, fra un dpcm e l’altro, regna sovrano.

Inoltre è un orgoglio per noi presentarlo, dal momento che è la primissima riflessione di sociologia visuale sulla pandemia.

Buona lettura!

Cliccando è possibile scaricare il file in pdf

Davide Costa : dottore in sociologia e segretario regionale dell’Associazione Sociologi Italiani

Anna Rutundo: dottoressa in linguaggio dello spettacolo del cinema e dei media.


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